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Chiesa di Santa maria dell'Orto, la storia

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S.Maria dell'Orto deve il suo nome all'immagine della Vergine che vi si venera e che anticamente si trovava sul portale di un orto situato nelle vicinanze. La leggenda narra che intorno al 1488 un uomo affetto da un male incurabile avesse fatto voto ad un'immagine della Madonna con Bambino dipinta su un muro che se fosse guarito avrebbe tenuto una lampada sempre accesa dinanzi alla Madonna. L'uomo guarì e, oltre a mantenere la promessa fatta, fece erigere anche una piccola cappella grazie all'aiuto economico di una Confraternita di corporazioni da lui stesso fondata. La chiesa venne edificata all'inizio del XVI secolo, sotto il pontificato di Alessandro VI, proprio grazie ai fondi che la Confraternita continuò ad elargire. Inizialmente disegnata da Michelangelo, la chiesa fu costruita a più riprese, visto che vi parteciparono anche Giulio Romano, Guido Guidetti ed il Vignola, che progettò anche la facciata portata a termine poi da Francesco da Volterra e da Martino Longhi il Giovane. La facciata, a due ordini spartiti da paraste e con portale ad arco fra due colonne, è ornata da una fila di piccoli obelischi con la croce e da un orologio settecentesco. La chiesa serviva da cappella all'ospedale (non più esistente) che le sopra menzionate Confraternite o corporazioni dei pizzicaroli, vignaroli, fruttaroli, vaccari e pollaroli (così sono ancora chiamate a Roma queste attività) avevano eretto per i propri iscritti.