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E’ un'altra delle chiese semi-sconosciute di Roma, nonostante che sia di dimensioni piuttosto monumentali. Oggi la chiesa è soffocata da brutti edifici moderni, ed il fatto di trovarsi sull'omonima via, in un quartiere monopolizzato da banche, ministeri e uffici, la esclude da ogni percorso turistico battuto. La costruzione fu iniziata dagli Agostiniani Scalzi a partire dal 1620, per opera dell'architetto Carlo Butti, al quale seguirono Giovan Battista Mola, Martino Longhi il giovane, ed infine Giovan Maria Baratta, che concluse la costruzione nel 1658. La monumentale facciata poggia su un'ampia scalea, costituendo un insieme di accentuata verticalità il cui aspetto scenografico era rimarcato dal trovarsi la chiesa, in origine pressoché isolata, al sommo della salita che iniziava da piazza Barberini . .Nel 1883 papa Leone XIII concesse la chiesa al Collegio Armeno, che attualmente la gestisce, insieme al collegio armeno di recente costruzione ,1940 (foto) |